Il laboratorio non sarebbe più stato condotto da noi passo per passo, dal momento che il pubblico sarebbe potuto arrivare e prendere parte all'attività liberamente.
Quelle che erano le fasi da svolgersi in una sequenza temporale sono così diventate delle postazioni distribuite nello spazio, delle isole attorno alle quali i bambini potevano raggrupparsi e sperimentare i materiali a disposizione.
Si è trattato di un momento di sperimentazione anche per noi che non potevamo prevedere la reazione del pubblico di fronte a un setting del genere. Alla fine tutti i bambini hanno seguito le diverse fasi ma hanno lavorato più liberamente con i materiali proposti rispetto a quando abbiamo condotto il workshop, stabilendo un contatto diretto e presentando degli esempi.
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